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2 maggio 2025

Consultazione sulle misure di sgravio applicabili dal 2027: presa di posizione di t. Professioni dello spettacolo Svizzera

La consultazione sulle misure di sgravio applicabili dal 2027 è aperta fino al 5 maggio 2025. Il pacchetto prevede tagli sostanziali che coinvolgeranno anche il settore culturale.

Negli scorsi giorni, t. Professioni dello spettacolo Svizzera ha presentato una presa di posizione, redatta in seno alla Taskforce Culture, con la quale la nostra associazione si esprime contro le misure proposte.

Alla presa di posizione integrale in tedesco e in francese

Tra le altre cose, la proposta in consultazione prevede il congelamento delle uscite per la cooperazione internazionale (CI), così come per il settore proprio della Confederazione e dei trasferimento del DFAE. Le misure di risparmio nel settore della CI riguarderanno anche la Direzione della cooperazione e dello sviluppo (DSC), e, di conseguenza, i suoi partner strategici di lunga data, come, per esempio, lo Zürcher Theater Spektakel, i Kurzfilmtage di Winterthur o artlink.

Il punto “misure nel settore” culturale prevede che i fondi per il messaggio sulla cultura 2025-2028, già ridotti, vengano ulteriormente congelati al livello del 2025. Ma da un’analisi più attenta, emerge che non si tratterebbe di un semplice congelamento, bensì di un taglio: entro il 2028, il budget annuale subirebbe infatti un’ulteriore riduzione del 4%. Il messaggio sulla cultura non potrà quindi essere attuato come previsto.

Nel capitolo “misure nei settori propri” si  intende intervenire sull'amministrazione federale, incluso l’Ufficio federale della cultura (UFC). Il budget dell’UFC è già stato ridotto per il 2025. Le condizioni quadro fanno sì che questi tagli abbiano un impatto rilevante sull’offerta culturale. A causa della mancanza di trasparenza su tali misure, è difficile valutare quali altri tagli potrebbero colpire il settore culturale e in quale misura.

La proposta prevede inoltre la rinuncia al contributo finanziario della Confederazione per l’offerta internazionale della SSR, in particolare per TV5Monde (televisione pubblica internazionale francofona), per 3sat (programma congiunto di Germania, Svizzera e Austria), e per le piattaforme internet SWI swissinfo.ch (in dieci lingue) e tvsvizzera.it. Ciò non solo spezzerebbe legami importanti con le persone svizzere all’estero, ma ridurrebbe anche la visibilità di operatrici e operatori culturali svizzeri a livello internazionale. Inoltre, autori, case di produzione ed editori perderebbero introiti per circa 3,3 milioni di franchi all’anno.

t. Professioni dello spettacolo Svizzera si oppone anche a numerose altre misure proposte, in quanto avrebbero un impatto negativo sul panorama culturale svizzero.
 

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